Il nostro libro in un festival letterario!

GiallosmalvitoMartedì 25 Settembre alle ore 18.00 “Giallo Smalvito”, il romanzo edito dalla Cooperativa Sociale Zerocento in occasione del suo venticinquesimo anno di attività, sarà ospite (dopo la televisione, dopo le biblioteche e dopo le librerie) anche di un festival letterario.
Nell’ambito del programma di “Giallo Luna, Nero Notte – Festival del Giallo e del Noir Italiani” presso la “Tenda del Giallo” in Piazza del Popolo a Ravenna gli autori Paolo Martini e Stefano Damiani saranno ospiti dell’evento speciale “Romagna in Giallo”.

“Giallo Smalvito” nasce in occasione del 25° compleanno della Cooperativa Sociale “Zerocento” con il dichiarato intento di mostrare ai “non addetti ai lavori” quello che accade quotidianamente all’interno di un servizio alla persona.
Ciò che è nato, grazie alla creatività delle persone coinvolte, è “solamente” una storia: un intrecciarsi di persone, di vite, di sensazioni e di sentimenti che, nel suo essere un puro prodotto di fantasia, rappresenta però la migliore raffigurazione della realtà vissuta tutti i giorni nei servizi.
I protagonisti non sono reali ma realistici; le vicende che accadono non sono vere, ma verosimili; sono le emozioni e le vite dei personaggi che tracciano la storia di tutti i giorni.
Il libro è ambientato all’interno del Giardino dei Semplici, residenza dedicata a persone con differenti livelli di autonomia e collocata nel centro di Bagnacavallo, ma ha come setting reale l’intera comunità locale.
Per raccontare questa storia, si è scelto di coinvolgere due soci della cooperativa, totalmente estranei al servizio ma da tempo appassionati di letteratura e occasionalmente autori: Paolo Martini e Stefano Damiani.

“Leggere Giallo smalvito” – racconta Nevio Galeati, direttore artistico del Festival – “è un piacere che assomiglia a quello che si prova di fronte a un sorriso accompagnato da una strizzatina d’occhio. Perché segue con abilità e naturalezza due registri linguistici. Quello del romanzo poliziesco classico e quello rappresentato dalla descrizione, attraverso metafore e riferimenti lievi, della realtà di un luogo, di un tempo e di una situazione. Il tutto con un terzo elemento, che troppi autori dimenticano o trascurano: la propensione all’ironia. Non ci sono serial killer né cacciatori di criminali. Leggendo un capitolo dopo l’altro però si vuole assolutamente capire dove sia finita Cesira Tagliaferri; perché non si trovi più la sua macchina fotografica; chi si muova sotto l’albero spaccato. E il finale rende più leggeri, instilla ottimismo e voglia di essere lì, con i protagonisti, che hanno capito quale sia il confine fra sogno e realtà, ma non lo svelano. Un giallo “pastello”, quindi, caldo e avvolgente. Scritto con parole ben temperate. Non ne va perduta neppure una.”

Dopo le tante positivi recensioni di amici e appassionati di lettura, “Giallo Smalvito” continua a rompere le barriere del “mestiere sociale” per farsi vedere sempre di più anche in ambiti più prettamente letterari: un’altra dimostrazione della qualità del progetto e dei risultati ottenuti.
La presentazione – grazie all’istrionico talento degli autori – sarà come sempre una frizzante occasione per permettere a tutti di scoprire questa piccola perla nascosta e le emozioni del mestiere sociale.