Cose di cui siamo orgogliosi
Nel corso di questi 30 anni di attività, abbiamo avuto la possibilità di creare e partecipare a tanti progetti e incontrare migliaia di bambini, di anziani, di famiglie.
All’interno di questi, ce ne sono alcuni di cui siamo particolarmente orgogliosi: per i risultati ottenuti, per la fantasia dell’averlo ideato, per la passione e l’emozione che ci hanno regalato, e perché ci ricordano ancora una volta perché ci piace così tanto fare questo mestiere.
La Notte delle Creature
Sabato 28 Aprile 2012 abbiamo regalato alla nostra comunità una giornata molto, molto speciale. Dal pomeriggio a notte fonda la piazza principale di Faenza è stata gioiosamente occupata da migliaia di persone accorse per giocare e divertirsi nelle oltre 10 attività differenti proposte dai soci di Zerocento: dai giochi con la sabbia per i bambini più piccoli, a tornei di giochi con la palla per i più grandi, dai pavimentales al truccabimbi ai laboratori con le bolle di sapone fino ai momenti di approfondimento gestiti da psicologi e pedagogisti.
Alle 21 è stata la volta della magia del circo artistico de “La Notte delle Creature”, uno spettacolo prodotto per l’occasione in collaborazione con Accademia Perduta – Romagna Teatri, che ha visto funamboli e trampolieri esibirsi sulle architetture della piazza lasciando oltre diciottomila persone incantate a rimirare le esibizioni di artisti di fama mondiale.
Divertirsi ad Imparare
Divertirsi ad Imparare è un progetto dedicato agli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). La nostra cooperativa promuove laboratori, tenuti da logopedisti, psicologi ed educatori, rivolti a genitori, insegnanti e ragazzi.
Uno sportello sperimentale di consulenza psicologica fornisce inoltre un valido supporto agli stessi insegnanti, famiglie e ragazzi con difficoltà.
www.zerocento.coop/divertirsiadimparare
L’impegno di Zerocento per le popolazioni colpite dal sisma
Il 2012 è stato un anno di impegno per Zerocento anche a favore delle popolazioni emiliane colpite dal sisma degli ultimi giorni di maggio.
Le iniziative hanno permesso la raccolta di € 12.652,26, così ripartiti:
- € 1.997,56 con la raccolta fondi tra i propri lavoratori con l’iniziativa “Un’ora per l’Emilia”
- € 1.997,56 con la donazione da parte della Cooperativa per ’iniziativa “Un’ora per l’Emilia”
- € 2.250,00 con la donazione in occasione del 20 Novembre Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza al progetto di Mani Tese a Finale Emilia per l’organizzazione di attività di animazione e aggregazione per bambini e ragazzi
- € 6.271,00 con l’acquisto di parmigiano “solidale” dalla Cooperativa Casearia Castelnovese per regalo ai propri soci e ai propri dipendenti
- € 136,14 con l’iniziativa in occasione della visita a Faenza dei bambini di Cavezzo
Nei difficili mesi del post-terremoto una numerosa rete di tecnici e di volontari si è impegnata con professionalità e dedizione per difendere e affiancare i bambini e i ragazzi che hanno provato paura e visto la disperazione negli occhi dei propri cari. Così, ad un anno e mezzo di distanza dal sisma, abbiamo promosso l’incontro Ricostruire la serenità sconvolta, indirizzato a cittadini, operatori sociali, insegnanti e agli operatori del volontariato che operano nelle situazioni di emergenza.
Dall’esperienza sul campo del progetto di sostegno alla popolazione dell’Emilia in seguito al sisma, le strategie di aiuto e cooperazione di fronte ai possibili traumi infantili, direttamente dalle parole dei volontari, che hanno raccontato le risorse dei più piccoli e le possibilità di intervento da parte degli operatori sociali e dei genitori nelle situazione di trauma.
“Siamo una cooperativa sociale: lavoriamo con le emozioni e l’empatia fa parte della cassetta degli attrezzi del nostro mestiere” – racconta il presidente Valeria Callegari – “La risposta che abbiamo dato come Cooperativa ai nostri amici emiliani è stata condivisa e valorizzata dai nostri soci, uniti e orgogliosi di essere solidali anche in questa triste situazione.”
Giallo Smalvito
Ovvero come narrare il lavoro sociale senza parlarne mai
Giallo smalvito è stato ideato in occasione del 25° compleanno della nostra cooperativa, con il dichiarato intento di mostrare ai non addetti ai lavori quello che accade quotidianamente all’interno di un servizio alla persona.
Ciò che è nato, grazie alla creatività di due soci di Zerocento, Paolo Martini e Stefano Damiani, è solamente una storia: un intrecciarsi di persone, di vite, di sensazioni e di sentimenti che, nel suo essere un puro prodotto di fantasia, rappresenta però la migliore raffigurazione della realtà vissuta tutti i giorni nei servizi. I protagonisti non sono reali ma realistici; le vicende che accadono non sono vere, ma verosimili; sono le emozioni e le vite dei personaggi che tracciano la storia di tutti i giorni.
Il libro, edito da Carta Bianca Editore, racconta una storia ambientato all’interno del Giardino dei Semplici, con i personaggi che si muovo dentro all’intera comunità locale.
Leggere “Giallo smalvito” è un piacere che assomiglia a quello che si prova di fronte a un sorriso accompagnato da una strizzatina d’occhio
www.zerocento.coop/giallosmalvito
Mi dai una spinta?
La favola di Maddalena e della sua altalena
Mi dai una spinta? è un progetto diventato libro, scritto dai nostri soci Paolo Martini e Stefano Damiani, con le illustrazioni di Andrea Rivola.
L’idea della favola nasce dal laboratorio partecipativo LaBassaRomagna 2020, con l’obiettivo di parlare di affido e accoglienza e promuoverne la cultura nella comunità e coinvolgendo le associazioni del territorio che si occupano di affido e accoglienza, operatori sociali e pedagogisti, famiglie affidatarie, famiglie di origine e ragazzi che hanno vissuto questa esperienza.
La presentazione della favola Mi dai una spinta? è stata anche l’occasione per un convegno partecipato sulle tematiche dell’affido familiare.
Il libro, edito da Carta Bianca Editore, sarà distribuito gratuitamente nelle scuole, nei servizi, nelle biblioteche dell’Unione e potrà essere acquistato nelle librerie. Redazione e stampa del libro sono stati realizzati in collaborazione con l’associazione Bambini dal Mondo e la cooperativa Zerocento. Il progetto è stato finanziato anche dalla Fondazione Marcegaglia Onlus.
Camminare è fatto di passi, ogni passo è
una ninnananna che ti hanno canticchiato,
gli spaghetti che ti hanno cucinato
e una carezza che ti ha consolato.
«Adesso non ho più bisogno di spinte.
Posso anche lasciare la mia altalena…
e camminare fuori da questa storia».